Come ogni mattina prima di uscire mi fermo davanti allo specchio posto all’ingresso del mio appartamento, mi osservo regalandomi un sorriso soffermandomi su quella piccola ruga (ieri non l’avevo notata) in prossimità degli occhi che sembra volermi ammiccare.

Lo SPECCHIO…che invenzione!

Desidero analizzare con Voi questo strumento, che dalla notte dei tempi accompagna la nostra vita e scoprirne i suoi significati celati.

Lo SPECCHIO per gli Dei era simbolo di riflessione fisica e spiritualità.

Nell’antichità era considerato  un vero e proprio portale, attraverso il quale la divinità poteva manifestarsi alle sue adepte.

Usato spesso nei rituali in favore della Dea Iside (Apuleio  Le Metamorfosi”) e di sua sorella la Dea Hathor, attraverso lo specchio, le sacerdotesse a loro consacrate, erano in grado di vedere le conseguenze degli eventi e prevederne il futuro.

Ma andiamo per ordine: SPECCHIO deriva dalla parola latina “speculum” e dal suo verbo “specere”= osservare, vedere.

Ma cosa è indispensabile per vedere in uno specchio?

La LUCE !

La luce è sempre stata sinonimo di consapevolezza, presa di coscienza, illuminazione, ed una sana introspezione può avvenire solo in una mente illuminata, altrimenti sarebbe una visione distorta come quella riflessa dagli specchi delle fiere di paese.

In molte tribù primitive e nell’immaginario folkloristico popolare, si pensa che lo specchio riveli la propria anima e che sia in grado di rivelare l’energia spirituale del soggetto.

In effetti …..SVELA e RIVELA chi siamo.
Riflette e ci permette di scrutare il mondo capovolto, …il noi visto dall’altro, …il mondo degli opposti.

Ci si perde e ci si riconosce, si scopre ciò che è fugace (la bellezza) e ciò che è eterno (l’essere).

E Tu che rapporto hai con lo specchio?

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