Prima domenica di settembre, la pioggia disegna curiosi rivoli sui vetri del mio studio. Mi lascio ipnotizzare dal ticchettio delle gocce, la mente vaga libera.

Sul lato destro della scrivania, la lampada di Aladino regalatami da mio padre, cattura la mia attenzione. Inizio ad interrogarmi sul suo significato simbolico.

Mio Padre, oramai il mio angelo, ha forse voluto regalarmi la fonte dei desideri ed il mezzo per esaudirli?

Ma che cosa è il desiderio?

La parola desiderio deriva dal latino de-sideris tradotto: (de) particella privativa, mancanza (sidussideris) di stelle. Termine usato dagli antichi sacerdoti quando osservavano impotenti il cielo coperto dalle nubi per interrogare gli auspici.

Mancanza di qualcosa o di qualcuno che si brama”

Il desiderio è la prima pulsione che ci spinge ad andare incontro alla vita, al mondo, “all’altro da noi”. Dove è il focus, l’attenzione, lì si dirige la nostra energia tramite l’azione e il movimento.

Si desidera solo ciò che ci piace, che ci fa star bene o per cui proviamo affetto, bramosia. E’ ciò che ha consentito agli uomini di evolvere.

E’ l’emozione che incita all’azione, che attrae la nostra attenzione verso qualcosa o qualcuno che ci piace e che ancora non abbiamo nella nostra vita.

E’ il motore della volontà , ci fa superare limiti e paure.

E’ la nostra propulsione emotiva per raggiungere un obiettivo, una meta, la quale non esisterebbe senza il desiderio che “abbellisce tutto ciò su cui si posa”.

Ma c’è un dono insito nel desiderio stesso, la sua realizzazione si attua intraprendendo le azioni necessarie, attraverso un percorso, una strategia, e nel processo scopriamo il perché di quel desiderio, diveniamo consapevoli di cosa ci manca… e se sai il perché, troverai anche il come!

Il desiderio ha il potere di dannarci….di renderci legati all’oggetto desiderato.

e tu, cosa desideri veramente?

…fai attenzione a ciò che desideri, potresti ottenerlo!

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